Ho il piacere di invitarti Giovedì 15 dicembre ore 18 all’Auditorium della Casa della Carità Via Brambilla 10 alla presentazione del libro “I fragili – Pionieri della de-istituzionalizzazione” (Castelvecchi) con Don Virginio Colmegna, Benedetto Saraceno, Gianni Tognoni, Vita Casavola, la sottoscritta e Nicoletta Bortolotti. Invito alla lettura di Daniele Mencarelli.
Si parlerà di salute mentale, psichiatria, antipsichiatria, ma soprattutto di storie e di Storia. Quelle che sono narrate nel libro. Insieme alle poesie struggenti, visionarie e folgoranti di alcuni ospiti-pazienti.
Abbiamo suddiviso le testimonianze in brevi capitoli. Il primo s’intitola: La follia del sesto chilometro, di un roseto e dell’inizio.
Ecco la sinossi:
Antonella si è buttata dalla finestra, ma in terapia intensiva canta a squarciagola “La prima cosa bella, che ho avuto nella vita”. Delira, come tutti pensano, o Nicola di Bari c’è davvero in quell’ospedale? Adriano, pur nella confusione della mente e nel conflitto con una madre esasperata e distrutta, sa suonare tutti gli strumenti di una musica meravigliosa e lacerante. Stefania cerca disperatamente sua madre, che però ha scelto di fare la senzatetto alla stazione di Bologna, e neppure “Chi l’ha visto” riesce a ricondurla a quello che gli altri pensano sia il suo posto. Rosario scrive poesie e offre la sua casa, pur di non stare solo, per avviare una comunità…
E poi ci sono un prete, Don Virginio Colmegna, che su suggerimento del suo arcivescovo, il cardinale Carlo Maria Martini, cerca una casa per accogliere; una giovane donna reduce da una forte impegno sociale e politico; e una donna più matura, da tempo impegnata nel sociale e innamorata dei barboni E poi ci sono gli anni Ottanta e fioche Luci a San Siro.
Voci nomadi, inafferrabili, ignorate spesso dai servizi pubblici e dal sapere tecnico e clinico ufficiale, si incontrano a Sesto San Giovanni, periferia delle periferie, in una villetta in Via Parpagliona 41, destinata a diventare la prima comunità della nascente cooperativa, animata e creata da Don Virginio Colmegna. Voci storte che raddrizzano. Abbracciano. E s’intrecciano in un misterioso affresco di amore e follia, di dolore e allegria, di fantasia e speranza.
Si può leggere questa segreta antologia di voci come un catalogo di esistenze in bilico agli snodi ferroviari dove transitano i treni degli altri. O come un compendio di silenzi. Esistenze e silenzi che siamo noi, tutti.
Spero di vederti, comunque potrai seguire l’evento in streaming, nel link indicato in calce alla locandina.
Cordiali saluti
Ornella Kauffmann